giovedì 9 settembre 2010

I CONTRIBUTI DELLA PSICOLOGIA

Margaret Malher1 nella teoria della “separazione-individualizzazione” esprime come la nascita biologica del bambino e la “nascita psicologica” non coincidano nel tempo, perché la seconda è un processo intrapsichico che si svolge lentamente lungo tutto il ciclo vitale. “Ma le principali conquiste di questo processo hanno luogo nel periodo che va dal quarto - quinto mese circa al trentesimo - trentaseiesimo mese, periodo che chiameremo di separazione-individuazione. Separazione e individuazione rappresentano due sviluppi complementari: la separazione consiste nell’emergenza di un bambino da una fusione simbiotica con la madre e l’individuazione consiste in quelle conquiste che denotano l’assunzione da parte del bambino delle proprie caratteristiche individuali”.
Secondo la Mahler, l’ingresso all'asilo nido corrisponde allora ad una tappa evolutiva e ad un bisogno profondo di identità e di auto riconoscimento del bambino, che però deve avvenire con grande rispetto per il bambino e per i suoi tempi di ambientamento.

lunedì 6 settembre 2010

NUOVE PROSPETTIVE

Le nuove prospettive pedagogiche aprono una nuova possibilità di inserimento che non prevedono di fissare delle ore in cui i genitori con i figli possono gradualmente ambientarsi all'interno del nido, ma piuttosto propone che i genitori partecipino inizialmente alle giornate e ai vari momenti di cura del figlio e successivamente, decidano consapevolmente di separarsi da lui. In questo modo, viene consentito al genitore di osservare e vivere la giornata del figlio all'interno del servizio, di capirne come viene strutturata e come la vive il bambino e allo stesso tempo permette al bambino di abituarsi ad essa con la presenza del genitore. Nei servizi educativi dov'è stata sperimentata questa nuova modalità di ambientamento si è potuto verificare che i tempi di accoglienza sono stati anche più brevi, poiché i genitori coinvolti in questa esperienza hanno potuto raggiungere più facilmente sicurezza e fiducia nel gruppo di educatrici e grazie a ciò si sono sentiti pronti per separarsi dai propri figli.

giovedì 2 settembre 2010

LA RESTITUZIONE DELL'AMBIENTAMENTO

L'ambientamento richiede anche un momento di conclusione e verifica in cui i genitori possono condividere la propria esperienza di separazione dal figlio e dove possono elaborare anche il proprio percorso.
Tra i vari modelli di conduzione degli incontri con i genitori quello esperienziale1 sembra essere il più consono: in questa esperienza i genitori vengono messi in cerchio, non si fa una conferenza, non vi è un programma preliminare da seguire nonostante vi sia una pianificazione molto precisa delle fasi e dei metodi, ma l'idea è quella di accogliere i genitori, accogliere la loro esperienza educativa e i loro racconti sull'esperienza e guidarli nella riflessione su essa attraverso lo scambio tra i diversi membri del gruppo. Questa risulta essere la modalità più utilizzata per coinvolgere i genitori, dato che secondo questo approccio coerente con i principi della pedagogia della famiglia (empowerment) sono proprio loro a diventare protagonisti dell'incontro.
Ai genitori potrebbero allora venire proposti alcuni momenti di riflessione secondo questo schema :
  • un incontro di sezione anche di piccoli gruppi,corrispondenti ai gruppi di ambientamento, dopo il primo mese di frequenza del bambino;
  • il secondo colloquio di restituzione alla famiglia del percorso del bambino, appena concluso l'ambientamento;
  • un incontro di sezione rivolto ai vecchi e nuovi utenti insieme per favorire la conoscenza delle famiglie, fornire ulteriori rassicurazioni ai nuovi con l'aiuto dei genitori già esperti e dare vita ad un nuovo gruppo omogeneo.