sabato 21 agosto 2010

IL COLLOQUIO CON I GENITORI


Il colloquio costituisce uno strumento di lavoro e di ricerca usato in molteplici ambiti professionali e disciplinari e con diverse finalità; se inteso come strumento orientato e raccogliere informazioni e sopratutto a costruire conoscenza attraverso l'incontro interpersonale, esso può essere proficuamente utilizzato anche da parte dell'educatore nell'ambito dei servizi per l'infanzia per creare una relazione accogliente e positiva con le famiglie
Il primo colloquio ha, dunque, la funzione di costruire un rapporto di fiducia, ponendo le basi per un’alleanza educativa. L'educatrice deve avere un atteggiamento predisposto all'ascolto, poiché dal racconto del genitore egli può cogliere degli aspetti del bambino importanti e che possono aiutare a comprendere il tipo di rapporto che vi è tra i due. Inoltre possono emergere i rituali, le forme di consolazione, le abitudini del piccolo e questo per l'educatrice è un aspetto molto importante per ipotizzare le modalità con cui potrà rapportarsi ad esso.
L'obiettivo dovrebbe essere quello di condurre colloqui non direttivi, in cui la capacità di attivare una comunicazione educativa consente una centratura sull'altro, con l'attenzione a considerare costantemente il suo punto di vista. E' fondamentale che l'educatrice sappia quindi creare un ambiente positivo dove accogliere il genitore, senza giudicarlo, facendo attenzione sia alla comunicazione verbale, sia a quella non verbale2, visto che la “comunicazione si configura come uno scambio reciproco orientato e mettere in comune e a condividere non solo il contenuto delle informazioni ma anche idee, pensieri, parole ed emozioni”
L'educatrice dovrebbe infine tener conto del tempo del colloquio, che non dovrebbe superare i 30 minuti.

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